Quando una luce spenta ti accende il sospetto

Entro nella toilette della famosa pizzeria nuova di zecca. E' di quelle che ti solleva da ogni incombenza. Appena ti vede entrare accende lei la luce, ti accosti alla tazza e inizia a scaricare da sola, ti avvicini al lavandino e come un'ancella ti versa l'acqua. Ti giri, e si accende il soffione che ti asciuga le mani. Manca solo che ti faccia la scrollatina dopo la pipì, e sospetto che la tecnologia esisterebbe pure, ma non la impiantano perché è forte il timore che se ne faccia un uso improprio. Insomma, è la toilette che ogni pigro sogna. Ti lavasse e stirasse anche i panni addosso, sarebbe l'invenzione più utile per l'uomo dopo la schiuma da barba e la masturbazione.
Però, il meccanismo perfetto può essere crudele. Intanto, ti abitua male e inizi a notare che però il sapone te lo devi spremere tu, e manca la radio in sottofondo, e non sarebbe male sorseggiare un drink con cannuccia mentre la macchinetta ti asciuga le mani, e se ti facesse un manicure a volo sarebbe geniale. Ma siamo nel campo delle allucinazioni da pizza ai Quattro Formaggi, provocate dalla muffa del gorgonzola.
Il vero problema in toilette del genere è l'ingegnere che ha settato i tempi d'ogni passaggio. E non tanto per quello dello scarico o del rubinetto o del soffione. Il problema è uno solo, tremendo. E' un problema così grande che la prima cosa che fai dopo è cercarti i capelli bianchi davanti allo specchio. E' quello che appena esci dalla toilette non puoi resistere alla tentazione di chiedere agli amici: "Ma tu…" E' il problema che ti fa balenare il sospetto che sia ora di fare una visita all'urologo. La temporizzazione dell'illuminazione sul water. Se sei fortunato, rimani al buio solo una volta. Se sei in preda a qualche timidezza, dovrai sbracciarti almeno un paio di volte affinché il sensore capisca che non sei morto e nemmeno andato via, ma sei lì concentrato a centrare il bersaglio con una pistola (ad acqua) che, si, ammetti, è un po' scarica. Hai bevuto poco, è normale, solo un litro di birra. E sti cavolo d'ingegneri che hanno preso il tempo su un bambino di 12 anni. Per non parlare dei proprietari dei locali che risparmiano su tutto, persino sulla sacrosanta diuresi dei clienti, dopo averli gonfiati di birra. Ma nulla ti toglie il sospetto che stai sparando con l'archibugio, perché se la luce è regolata su un tempo "normale" e si spegne che tu manco hai iniziato, forse stai sparando con l'archibugio.
Ti ricordi allora di tutti i titoli degli articoli sulla prostata, che spavaldamente hai sempre sorvolato, perché l'associavano ad una "certa età", ma ora non ricordi qual era st'età, e non sei più tanto certo che non ti riguardi. E così, per orgoglio, per slancio giovanile, ti concentri di più e spingi e finalmente esce qualche fiotto degno di tale nome. Abbozzi un sorriso, riponi tutto e plachi i dubbi fino al prossimo bagno, che speri abbia il pulsante alla lampadina, il secchio d'acqua come scarico, la carta igienica per asciugamani (e pazienza per la scrollatina vecchio stile).