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2008-03-31

Il lusso antico e "imbarazzante" delle moderne terme

In questi mesi sta apparendo sui giornali la pubblicità delle Terme di Saturnia. In due versioni, molto belle. Una è quella che allego al post. A guardarla tutto è perfetto. Immagino calore (d’inverno si può desiderare di più?), vapori, silenzio, calma. A sforzarsi, si possono sentire anche dei profumi leggeri.
Mi prende immediatamente un senso di riposo e insieme di desiderio. Un po’ come quando vedi massaggiare una persona, e provi piacere indiretto pure tu. Si chiama empatia, qualcosa di tipicamente umano. Anzi, gli scienziati sono arrivati a dimostrare che il semplice guardare a video e immedesimarsi in esercizi di palestra produca una crescita (certo modesta) della massa muscolare. Non che abbiamo bisogno della scienza per capire quanto sperimentiamo quotidianamente: l’uomo è capace di “mettersi nei panni” altrui, ed è spesso ciò che ci fa evitare di guardare i tg, con il loro carico di notizie dolorose che ci entrano dentro.
Tornando alla pubblicità (grande sfruttatrice d’empatia), e a quella delle terme in particolare, sento tuttavia che i conti non tornano. Un rumore di fondo disturba l’idillio. Giro e rigiro il mestolo nei pensieri finché capisco. La processione lenta dei quattro al centro. Come re Magi, sembrano portare doni al Bambinello che dovresti essere tu, a calarsi nella scena come la pubblicità invita a fare. Ecco, mi mette a disagio l’idea che quattro persone possano dedicarsi al mio benessere. Io ho già difficoltà ad accettare il cameriere in pizzeria, tanto che spesso lo aiuto a sparecchiare i piatti vuoti. Sarà la mia educazione cattolica, la mia indole socialista, ma un uomo che mi “serve” mi fa sentire immediatamente sfruttatore, e va bene che è il suo lavoro. Va ancora peggio quando quel lavoro è al servizio del mio piacere corporeo, che ritengo possa essere dato e ricevuto per affetto, per amore, per altruismo, non per soldi. E per quanto mi sforzi di pensare che in fondo ognuno merita una parentesi di coccole nella vita, niente, non mi convinco. Anzi mi suggerisce un’ulteriore, peggiorativa idea: la sollevazione da responsabilità personali, l’affidamento della propria cura agli altri, la sterilizzazione dal Male del mondo del proprio contesto, è di solito appannaggio dei re e degli infanti. Il resto dell’umanità sta ai quotidiani remi, spesso per conservare il privilegio a re e infanti.
Dunque la pubblicità in questione non parla a quanti come me non si sentono e non vogliono sentirsi privilegiati, ma ai tanti che non aspirano ad altro. E certo non lo nasconde, anzi. Nell’altra pubblicità delle terme c’è addirittura un maggiordomo vestito di tutto punto immerso fino alle caviglie in una vasca, che regge un accappatoio al “sir” che si immagina fuori campo. Del resto, il bodycopy parla chiaro: “Immagina un luogo dove tutto è pensato per il tuo lusso personale”. Ecco, riesco pure a immaginarlo, ma mi mette a disagio. Di più: parafrasando Goebbels, quando sento la parola “lusso” metto mano alla pistola.

3 commenti:

Luco ha detto...

La foto mi fa venire in mente la copertina dell'album dei beatles, il piede semi alzato, i 4 in fila... :D

Anonimo ha detto...

Dato che sei così insofferente ai servigi nei tuoi confronti,deduco che ti lavi la biancheria da solo,ti rifai il letto,riassesti la tua stanza e il tuo studio...o questi non rientrano nella categoria?(ex.ab.)

Luigi Viscido ha detto...

Ecco, appena 40 anni di femminismo, e diventa un lusso vedersi lavata una mutanda, stirata una camicia... :)

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