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2008-02-21

Svolte epocali ed epoche che non passano mai

“Mercoledi bagno in vasca. Giovedì doccia scozzese. Martedi dopo massaggio con l’acquavite terapeutica, poi colpirsi con asciugamani ghiacciati e oliarsi”. Chi parla come un fighetto non è un tronista della De Filippi ma Bertold Brecht nei diari inediti in via di pubblicazione, che restituiscono del grande drammaturgo moralista e comunista tedesco l’immagine di un piccolo borghese amante del bel vivere. Basterebbe la frase “nel mondo di cui auspico la nascita non mi trovo a mio agio” per buttarsi alle spalle un’epoca che evidentemente non vuole passare in Bertinotti, se dichiara che “tra Colaninno e l’operaio Thyssen uno è di troppo”. Verrebbe da ritenere che di troppo c’è Bertinotti, ma lo lasciamo alla sua epoca.
Come epocale è il nesso che realizza il Mediavideo ieri dando in successione, nelle brevi, le dichiarazioni di Fidel Castro che si ritira dal potere e di Mastella che non candiderà la moglie alle prossime elezioni. In effetti, c’è qualcosa di epocale in entrambe le news. E dovrebbero mettersi d’accordo almeno a vivere la stessa epoca il Ratzinger della messa in latino e il capo della chiesa cattolica in Germania che “apre” al matrimonio dei preti e a leggi a tutela delle coppie gay. Mentre siamo chiamati tutti a vivere la “svolta epocale” dei nuovi schieramenti politici. E’ interessante notare come tuttavia certe cose rimangono immutabili, quale la solarità (intesa qui come l’attitudine a dare sòle) di Berlusconi: Mastella era un grande quando ha fatto cadere Prodi, Casini era un mito quando non ha permesso la nascita del governo Marini - per non parlare di Storace, pompato in funzione anti AN. Ebbene, il Berlusca ha dato il benservito a tutti e tre.
Mentre Veltroni l’ha dato a De Mita, per “limiti d’età”. L’inossidabile Ciriaco ha dichiarato “Ho letto che avrei compiuto 80 anni ma i medici dicono che ho il fisico di uno di sessantacinque anni”. Quindi, secondo il suo “ragionamendo” può essere candidato alla dodicesima legislatura, lungi dal pensare che si può essere troppo vecchi anche a 65 anni. Del resto se Harrison Ford alla stessa età viene richiamato a vestire i panni di Indiana Jones…Che vuoi farci, i vecchi non vogliono andare in pensione e i giovani non possono. Chissà che succederebbe se usassi il teorema De Mita nella mia prossima visita all’INPS: “Ho 37 anni ma i medici mi dicono che ho il fisico da 65enne. Mi date la pensione, anche minima?” La risposta sarà si, o no. Tertium non datur. Come in politica, “l’alternativa è tra PD e PDL” a detta di Silvio e Walter, e in natura, secondo Ratzinger che afferma: “Solo maschi e femmine. E’ Dio che ha voluto così”. E viene da chiedersi chi cavolo ha voluto i gay, che si ostinano a nascere e ad amare da che mondo è mondo.
Di certo sappiamo chi non li vuole. L’Iran, per esempio, dove vengono condannati a pene dure, ma la mutua sovvenziona il cambiamento chirurgico di sesso. Perché “per il Corano il cambiamento dell’ordine divino non è peccato”, dice il dottor Mir Jalari, specializzato in interventi su transessuali, a Repubblica. Dunque anche qui i gay non fanno parte dell’ordine divino (ci pensa l’uomo a togliere o a metterci una pezza). Forse gli omosessuali sono uno dei prodotti del Dio pasticcione secondo la storiella ebraica raccontata da Moni Ovadia all’Infedele di Lerner: Dio ha fatto e disfatto per 28 volte il mondo, sempre insoddisfatto, e all’ultima versione ha esclamato “speriamo che tenga”. “Speriamo che non se ne accorgano” invece deve essere l’invocazione di certi produttori di cibi, secondo un servizio di Repubblica che segnala il destrosio nel tacchino arrosto Rovagnati, lo zucchero nelle lasagne al pesto e mozzarella e nella cotoletta Aja. Forse possiamo immaginare di cosa morirà la quinta vittima delle statistiche dell’OMS - se non muore prima di inquinamento, sfruttamento, fame, malattie e povertà. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità nel 2030 quattro morti su cinque saranno vittime del tabacco nei Paesi in via di sviluppo. E tuttavia mi piace pensare che morirà di solitudine, se gli altri quattro muoiono prima di lui.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Se vai all'INPS la pensione te la danno "AD ONOREM".(ex.ab.)

Luigi Viscido ha detto...

Ne ero convinto anch'io, ma all'INPS non hanno voluto sentir ragioni: vogliono i contributi!

Anonimo ha detto...

Ok allora vengo anch'io a "contribuire" per confermare la tua attitudine alla pensione.(ex.ab.)

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