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2008-02-27

Di nuovo Sanremo (ma niente di nuovo)

Anche stasera casa e Sanremo (e libro e zapping), ma la curiosità di ieri per il Festival è già esangue. Il fatto è che volevo concentrarmi sulle canzoni, ma sono il vero punto debole del tutto. Eppure i nomi di qualità non mancano, ma sembrano tutti venuti a fare il compitino, a prendersi il Sei politico. A reggere la baracca il buon vecchio Pippo, che non fa mai mancare il suo brodo, l'ottimo Chiambretti, guastatore in uno show in cui non c'è niente da guastare ma tutto da guastarsi, e i super Elio e le Storie Tese, conduttori probabili di un Dopofestival improbabile. Il resto è noia, bella gnocca compresa.
Piccole sorprese però.
Innanzi tutto la migliore scena della serata: una squadra di calcio di sacerdoti che canta "We are the Champions" dei Queen in latino.
Niente male Little Tony! Pensavo peggio. Già che ci ha risparmiato giacche con le frange e ancheggiamenti inevitabilmente sconsigliati da età e rischio protesi all'anca…
Meravigliose le immagini di repertorio di un Festival d'epoca coi Duran Duran e i fans impazziti. La mia generazione ha anche questo da farsi perdonare (ma di certo non un Aldo Moro in un cofano di macchina). Chissà come saranno i Duran Duran all'età di Little Tony e chissà se Simon Le Bon avrà sempre le maches bionde, che sono un po' come le frange di Little Tony. Io probabilmente avrò sempre lo stesso groppo alla gola.
Strano effetto i Tiromancino: bello il testo, bella la musica, ma è come se non ci azzeccassero niente l'uno con l'altra. E' la sensazione stridente di entrare in una discoteca e trovare a cantare un coro gospel. Ah, odio il musical, pure se lo scrive Cocciante, pure se lo scrivesse "bonanima" James Brown. Per me non si recita cantando e non si canta recitando, un pezzo dura quattro minuti e se deve durare di più, ci voglio solo la tromba di Miles Davis.
Tra i giovani della seconda infornata ricordo solo Valeria Vaglio e Jacopo Troiani, per un motivo bizzarro: ha la mia stessa voce! Quantomeno la voce che sento quando essa è registrata, che di solito non riconosco mia. Vabbè, non mi riconosco manco in foto. Chissà chi mi credo d'essere…Ad ogni modo, questa Nuova Proposta rispondeva alle domande di Pippo Baudo, ed aveva il mio stesso tono di voce, la stessa cadenza lenta, qualche incespicamento di lingua come me. Incredibile. L'ho ascoltato con particolare attenzione, per immaginare che cantante sarei stato, nella vita. Alzi la mano chi non ci ha mai almeno pensato. Io solo pensato, mi son fermato saggiamente al passo prima del "crederci" (dopo c'è "confidarci", "provarci", "sperarci"…). Perché certe cose le senti subito, e io da sempre "so" di non essere cantante (come "so" di non essere sportivo e "so" di non essere politico). Ho sempre fatto lo stonato per non far sapere di essere intonato - dovesse mai balenare a qualcuno l'idea di invitarmi a cantare, fosse pure col karaoke in una bettola. Evito ogni microfono, e se canto lo faccio sotto la doccia, per un pubblico di saponette.
Ma un cantante non è solo voce, è anche un modo d'essere. Che cantante sarei, in quel senso? Non certo un Bono Vox…forse un Gianluca Grignani. Un po' maledetto, un po' timido e scontroso, un po' pirla. Con qualche guizzo di poesia e molta medietà. Uno che per entrare nella Hall of Fame del Rock deve fare la fila e il biglietto come tutti gli altri visitatori. Forse ciò spiega l'insana passione che ho per l'autore di Destinazione Paradiso. Mi piace, ci sono certe canzoni che mi emozionano. Parla all'adolescente che sono stato, all'adolescente che avrei voluto essere. E ammiro che non strizzi l'occhio alle mode come, che so, Paola&Chiara, non fa il "ggiovane" alla maniera patetica di Pino Daniele, insomma, è un artigiano, consapevole di esserlo, che ogni tanto cesella un bel cammeo. Rileggo la frase e mi accorgo che mi calza perfettamente. Un buon artigiano che ogni tanto può fare un capolavoro che non sa ripetere.
E' l'una e vado a nanna, Elio e le Storie Tese mi perdoneranno.

Ps. Nel Circo Viaggiante che si porta sempre dietro Chiambretti c'è un'anziana poetessa di Battipaglia. Addirittura. Forza Raffaella!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Perchè delle qualità di Grignani hai tralasciato la più evidente e meno compatibile con te?...e poi ...Luigi fan di Grignani?6 una continua sorpresa!!!(ex.ab.)

Luigi Viscido ha detto...

E quale sarebbe? La bellezza? La fluente chioma? Se ti riferisci a questo, ho tralasciato entrambe proprio perché non compatibili con me! ;)

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