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2008-01-15

Una sòla che sa di primavera

L'ho rifatto. Misurare i miei consumi. Il fatto è che ho sempre pensato che tra duemila anni, quando scaveranno i nostri resti, gli uomini si chiederanno com'è stato possibile che consumavamo l'acqua minerale in bottiglia, in assenza di un avvelenamento generale delle acque. Perché il consumo d'acqua in bottiglia è un'enorme scemenza. Una bottiglia da 1,5 litri costa 50 centesimi (con gli stessi soldi si compra un metro cubo d'acqua pubblica). Un prezzo giusto, per acqua pura dell'Alaska…macché.
Spesso le sorgenti sono le stesse cui attinge la rete idrica pubblica, costano alle aziende che le sfruttano cifre irrisorie (un bene pubblico, che frutta poco allo Stato e tantissimo al Privato), ma occorre imbottigliare l'acqua, pubblicizzarla, trasportarla, commerciarla…insomma, l'acqua è il costo minore. E fosse solo un danno alle proprie finanze e un problema di giustizia economica. A bere acqua minerale si abusa del petrolio (la plastica, non esattamente biodegradabile) e s'inquina (i trasporti e la plastica stessa, se non riciclata). E tutto ciò per sostituire un'acqua pubblica, a detta degli esperti potabilissima e sottoposta a controlli quotidiani (del resto, l'hanno bevuta i nostri padri e nonni), che arriva a domicilio e costa una scemenza. Mentre consumare una bottiglia al giorno, come me, per un anno costa circa 182 euro.
Ma l'acqua in bottiglia è più sicura…ne siamo certi? Su ogni bottiglia c'è scritto, in piccolo: "Conservare in luogo fresco e asciutto, al riparo dalla luce e dalle fonti di calore". Infatti, pare che la plastica senza quelle condizioni possa "inquinare" l'acqua. Ora, sui tir, nei piazzali delle ditte di trasporto e dei supermercati, hanno l'accortezza di riparare le balle da luce e calore?
Detto il danno, la beffa è non riciclarne la plastica. Una beffa anche economica. Ho pesato una bottiglia di plastica vuota: 38 gr. Moltiplicati per 365 giorni, sono quasi 14 kg di plastica annui. Secondo un assessore di un comune del Salernitano impegnato nella raccolta differenziata, il Comune incassa 440 lire (faceva i calcoli in lire) per ogni chilo di plastica. Facendo un rapido conto, ogni anno butto via 3 euro. Una cifra irrisoria, ma consistente se moltiplicata per il numero di cittadini che usano consumare l'acqua in bottiglia. Voglio calcolare nella sola città di Battipaglia 20.000 consumatori (mi tengo basso, sarebbe 1/3 della popolazione), già sono 60.000 euro. E calcolo solo il consumo quotidiano, casalingo. Lascio a voi immaginare quanta ricchezza una nazione intera, che non ricicla, butta nell'immondizia, a (s)vantaggio delle discariche, che costano e inquinano.
Ora, per tagliare la testa al toro, ho deciso: acqua del rubinetto, in bottiglia di vetro (e ovviamente, niente piatti e posate di plastica).

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