Postalmarket ha chiuso!

Permettetemi un minuto di lutto: Postalmarket ha chiuso, apprendo la frerale notizia dal sito. Come faremo senza quel librone alto così con cui potevi comprare per corrispondenza dal giravite alla mongolfiera? Il librone più amato dai ragazzini dell'epoca, specie la sezione "intimo"...A pensarci bene, l'avrà chiuso l'ONU. Il disboscamento dell'Amazzonia è partito da lì: per fare un Postalmarket occorreva come minimo un centinaio d'alberi. Chissà se c'è mai stata gente che ha comprato quegli orribili golfini in lana d'ancora. Che poi da bambini, ci si è sempre chiesti: come fanno a ricavare la lana dal ferro delle ancore?! In realtà, si chiamava lana d'angora, e a tutt'oggi nessuno ha capito cos'è l'angora...sarà un animale immaginario tipo il minollo di Troisi.
Tuttavia, leggendo tra le righe il messaggio di cessazione attività, si capisce che Postalmarket sopravvive clandestino all'estero. Già me lo immagino, in un mondo di traffici di droga, organi, bambini, schiavi, armi, aggiungersi Postalmarket. E i tg che aprono con la notizia: fermato all'aereoporto un trafficante di Postalmarket. Aveva 100 kg di cataloghi nascosti in un doppio fondo. Oppure. Fermata alla frontiera donna che aveva ingoiato un Postalmarket per introdurlo clandestinamente in Italia. Sarà l'ultima frontiera del vizio umano, perchè ammettiamolo: c'è gente che senza un golfino di lana d'angora non sa vivere...