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2008-12-08

Dare al Nobile quel che è del Nobile...

Dopo trent'anni che lo conosco, che l'ho visto e rivisto e ogni volta lo rivedo, apprendo che, in "Miseria e Nobiltà", magnifico film con Totò del 1954, il luculliano pranzo servito nella stamberga di Felice Sciosciammocca non è dovuto al marchesino Eugenio, appena andato via dopo l'ingaggio della comitiva di straccioni per la celebre pantomima della famiglia nobile presso la casa del Cuoco (parlando di questo film, la parola Cuoco va scritta con la maiuscola).
Dopo trent'anni ho scoperto che fu "Bellezzamia" Luigino, il fratello di Gemma la ballerina, innamorato di Pupella, la figlia di Pasquale il fotografo, ad organizzare la cosa, saputa la grama condizione in cui l'amata viveva.
Che cambia, direte voi? Eh no, cambia...

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