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2008-05-03

Profumi di primavera, di silicone e d'asparagi

Salto di palo in frasca oggi, vi avverto. Per sopraggiunto stordimento da sopraggiunta primavera. Uno stordimento che sembra generale, se vedi contemporaneamente gente coi maglioni ancora invernali e gente in t-shirt e infradito, magari che condivide la stessa panchina. Io opto per una saggia via di mezzo: maglia intima in cotone, camicia ma giubbino leggero, sera abbigliamento più pesante. So’ cagionevole, si sa. Ma sento anch’io la primavera e, infatti, ho riscattato da mio fratello la Lampe Berger e per prima cosa ho archiviato l’essenza all’eucalipto che fa tanto inverno e catarro e ne ho comprato una a fragola e kiwi, che fa tanto estate e anche un po’ Gianni Morandi, lo so. Ora depurerò l’ufficio dagli incroci di cucinati del palazzone, che invadono dannosi la mia stanza quando il clima permette le finestre aperte. Dannosi perché sto a dieta, e non aiuta certo la mia forza di volontà un costante odore che ha, che so, come “nota di testa” pollo alla cacciatora, “nota di cuore” frittata di patate e “nota di fondo” spaghetti alle vongole…E spero allontanerò il nugolo di mosche che, dalla sera alla mattina, come richiamato dal sonno da un comando ancestrale, è apparso all’improvviso e ora svolazza ipnoticamente al centro della mia camera da letto.
Fa tanto estate anche il the alla vaniglia che ho comprato. Fa esotico, oriente, Ceylon. Ma da libro di Salgari. In fondo, che fa? E che fa se un mazzetto d’asparagi selvatici costa 3,80 euro? Non si compra. Semplice, no? Magari quando n’avrò voglia, comprerò l’essenza d’asparagi. A questo ci ridurremo. A questo ci ridurranno. A questo ci siamo già ridotti, per tante altre cose. Ma vediamo chi si stanca prima. A proposito di stanchezza: sono affaticato da una “storta” che ho preso stamani mentre ero in preda ad un raptus da ferramenta. Si, perché ogni tanto sperimento nuove cose nell’arte che mi portano a cercare nuovi materiali…in ferramenta, ovviamente. E’ un mondo a sé. Entri, e ti senti immediatamente più concreto, meno filosofo, più imbianchino. Parli di carte vetrate, silicone verniciabile, e di quell’attrezzo da muratore per stendere la malta di cui ho già dimenticato il nome, accidenti…avrebbe fatto molto figo buttarlo giù stasera in qualche discorso. Pazienza. Poi in ferramenta scopri tanti di quegli aggeggi che nemmeno immaginavi. Ovviamente ciò che cerchi o non lo fanno, o l’hanno appena finito, o non lo prendono più perché non lo vendono mai. Torni ad essere filosofo e pensi ad una congiura universale contro di te, come quando vai in un negozio d’elettrodomestici e, su un intero scaffale di lampadine, sei capace di scegliere quella fulminata.
A proposito d’elettrodomestici, sempre più mi accorgo che nessuno ha pensato ad introdurre sul televisore un meccanismo per cui puoi oscurare il video e ascoltare solo l’audio (sembra un controsenso, lo so). Strano. Eppure è necessario, indispensabile, per usufruire dei video hip-hop e rnb che passano sui canali musicali. La musica mi piace molto, ma quasi tutti i video sono francamente inguardabili. Sempre ‘sti armadi neri meglio se del solito ghetto, muscolosi e incazzati, e ingioiellati, e superaccessoriati e sexy che fanno vibrare (soprattutto le chiappe) a donnine allegre e in calore, che ballano e tentano di sedurli a schiappettate e schioppettate ma loro duri, baby baby…Maròòò, l’edonismo come arma di riscatto genera mostri. O genera Janet Jackson, versione sofisticata del concetto: lei figona ed esotica in location hi-tech che balla e fa moine in mezzo al solito circo di ballerini strani, fighi e superhip. Anche qui, tasto del telecomando a sentire solo le canzoni. Che poi già so, se ne capissi le parole, avrei voglia di un nuovo meccanismo che elimini i testi dalla musica. Immagina che sogno sarebbe, un telecomando che tolga le parti brutte dalla propria vita: clic, e non ci sarebbero più mosche nella stanza. Clic e niente più odori in ufficio. Clic e niente ciccia sul girovita. Clic e una bella frittata d’asparagi sulla tavola. Vabbè, questo è un altro tipo di meccanismo, ma con gli asparagi a 3,80 euro, urge inventarlo.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

O.k.o è la primavera che ti ha dato alla testa o sono gli effluvi che inspiri.Perchè?Perchè come si fa a confondere "banane e lamponi" di Morandi con fragole e kiwi(vabbè che conosci + Morandi pittore che cantante);e poi vorrei ricordarti,a proposito dell'invenzione che tolga il video e non l'audio,che un pò di tempo fa hanno inventato un aggeggio infernale che si chiama"RADIO"...ma forse tu conosci solo l'IPOD!(ex.ab.)

Luigi Viscido ha detto...

Fragola e kiwi fa tanto Gianni Morandi proprio perchè ha cantato banane e lamponi. Sennò "era" Gianni Morandi, non "faceva" Gianni Morandi. Ok, dopo aver ripetuto in una sola frase tre volte Gianni Morandi (e so quattro in due frasi) passo alla seconda annotazione. Io ho FATTO radio e vent'anni fa! Come ti permetti di darmi del "moderno" con ste diavolerie dell'IPOD?! :)
In ogni caso, non ascolto mai la radio. Manco la musica, a dire il vero. Solo attraverso qualche canale musicale in tv. Certo, c'è il problema dei video già accennato, ma in fondo basta non guardare lo schermo...però come si fa, con tutte quelle chiappe? :)

Anonimo ha detto...

E fai male!!!La radio è sempre la radio!L'età per lo "stump stump"di radio DJ ormai non ce l'ho più,ma mi piace molto radioDue a partire dal "ruggito del coniglio" a "viva radio due"della premiata ditta Fiorello&Baldini, agli"spostati"che parlano molto di cinema con tanto di ospiti,a "610"di Lillo e Greg.Pensaci e dagli un"orecchio".Fm 96.10.Cià.(ex.ab.)

Anonimo ha detto...

Per il "problema"delle chiappe potresti guardarti le 3000 foto che ha fatto un veneziano alle turiste di Piazza San Marco anche se ,con l'estate alle porte, sfuggire alla visione di chiappe di tutte l'età,le forme e le misure sarà difficile.Almeno nei videoclip sono selezionati!:)(ex.ab.)

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