Un giorno di cattivi pensieri

Oggi un post sul modello di "Sette giorni di cattivi pensieri", rubrica di Gianni Mura su Repubblica ogni domenica.
Inizio dando subito 10 a Gianni Mura e 3 a me stesso, per la scarsa fantasia. Si sente che negli ultimi giorni non mi sto impegnando molto per il blog. É che mancano pochi giorni alle elezioni e gli impegni politici sono aumentati. Mi affibbio un mezzo voto in più d'incoraggiamento, va.
Subito due 8. Uno alla mostra "L'enigma degli Avori Medievali" allestita al Museo Diocesano di Salerno. Che meraviglia. Sbrigatevi a vederla, chiude entro aprile. L'altro al clima: ieri per la prima volta faceva più caldo fuori che dentro casa. La primavera sembra arrivata e alla fine arriverà anche di mattino presto e a tarda sera, ancora con temperature rigide. Urge anche per spazzare certi malumori da lettura giornali, tipo la polemichetta (2 tondo) sull'estinzione/abolizione del punto e virgola; per la serie "abbiamo cose più urgenti". Quasi quasi vien voglia, seguendo una moda sempre più stucchevole, di calcolare lo spreco di C02 dell'inchiostro usato per questa tempestina nei bicchierini di certi club letterari.
A proposito di moda: ad ogni emergenza enogastronomica i media montano su il teatrino di vip che consumano la cibaria sotto accusa. Fu così per il vino all'etanolo, la mucca pazza, l'aviaria e ora la mozzarella alla diossina. Vorrei vederli, sti cuori impavidi, se il danno da diossina si avesse al primo morso piuttosto che sul lungo periodo e sul largo consumo di prodotto avvelenato. 2 ai vip, 8 alla mozzarella, 1 ai non pochissimi addetti del settore che hanno fatto troppo i furbi per troppo tempo, aldilà della diossina (il latte cinese o romeno lo abbiamo dimenticato?).
10 invece all'idea che uno dei furbi più dannosi sta per andare a casa: Bush (1 meno meno). Ha deciso che Putin deve accettare di avere la Nato in Ucraina, perché la Guerra Fredda è finita. Dunque Putin deve tenersi i missili Nato a pochi chilometri da Mosca ma gli Stati Uniti non possono tenersi da 40 anni un'isola di straccioni armati di sigari di fronte alla propria costa. Forse perché i sigari puzzano. Come puzza di populismo da un miglio la proposta della Santanché (4 di stima) di ridurre il compenso degli onorevoli allo stipendio medio italiano (1.300 euro). Gentile Capa della Destra, gli Italiani non vogliono politici che guadagnano come loro, vogliono loro guadagnare uno stipendio da politici. Qui ci sta come il cacio (8) sui maccheroni (7) la citazione di Olaf Palme, che su ogni palco è ricordata da Veltroni (niente voto, gli basti quello che avrà da me nel segreto dell'urna): "dobbiamo combattere la povertà, non la ricchezza". Voto 10.
Intanto, supermercati (5) e forze dell'ordine (6, media tra il 2 dei torturatori della Diaz e il 10 delle scorte saltate sull'esplosivo mafioso) si trovano a combattere contro un nuovo tipo di delinquente, strano perché ruba quasi solo alimentari, tra questi il prodotto meno costoso e se beccato chiede di non dirlo ai figli: il pensionato affamato (voto 10, ma espresso ancora in lire). Pare che in due anni siano raddoppiati i furti ad opera di pensionati ai limiti dell'indigenza. Si sta per avverare una mia vecchia profezia: avremo le Brigate Grigie, una specie di Brigate Rosse ma con l'ipertrofia prostatica. Sicuramente non li vedremo tra quanti lanciano pomodori a Ferrara (i pomodori costano un occhio e con un filo d'olio ci ceni da Dio). Anche qui sono stato facile profeta prevedendo qualche post fa che lo avrebbero menato, prima o poi. 8 ai pomodori, 2 ai contestatori (ma insomma, ci vuole tanto a capire che contestandolo gli si fa pubblicità?) e per par condicio 2 anche a Ferrara. Credo ormai sia ora per lui di ammettere che ha pisciato fuori dal vaso con sta storia della lista contro l'aborto. Come Mastella con la sfiducia al governo Prodi. Ma mentre Mastella ha ammesso l'errore sciogliendosi come una mozzarella, Ferrara si è estremizzato beccandosi i pomodori. Una coppia perfetta direi, per fare la caprese.