Anche i Cavalieri si bloccano in ascensore

Apprendo dai giornali che Berlusconi ieri a Savona è rimasto bloccato per un quarto d'ora in ascensore. Certamente comunista. Ma gli ascensori, come il caso, non fanno differenza. Piuttosto, ci ricordano una sorta d'uguaglianza di fondo, per la serie: anche i ricchi si bloccano. Chissà cosa avrà pensato, il Cavaliere. Un attentato, magari. Uno scherzo tv. E chissà come l'avrà presa. Pare di sentirlo: "Cribbio…a me che ho vinto tutte quelle Coppe dei Campioni?!" Forse avrà tentato di smuovere il blocco con la forza della volontà. O avrà tirato il fiato e dato il benvenuto ad una pausa in una giornata che si può immaginare satura d'impegni. Si sarà slacciato la cravatta, forse tolto le scarpe e avrà raccontato barzellette sconce con tale ambientazione. Del resto, si presta, e non pochi film l'hanno usata. Ricordo Alberto Sordi prete peccante e Stefania Sandrelli freak piccante in una commedia all'italiana. Oppure il Cavaliere si sarà attaccato in frivole conversazioni telefoniche. O avrà cazziato Bondi, noto parafulmine per le saette del Capo.
Non ho mai vissuto un evento del genere. Bloccarsi in un ascensore. Chissà come reagirei. Certo dipenderebbe molto dall'ascensore. Ce ne sono di così piccoli e angusti che si prova ansia già solo a fare il tragitto necessario, figurarsi a rimanerci imprigionato. Niente a che vedere con gli ascensori dei vecchi palazzi, di quelli aperti, installati nella tromba delle scale, con grate e vetri, che fanno sempre rumori di ferraglia epperò non danno quella sensazione di "buco nero".
Inoltre, dipenderebbe da "dove" e "quando" ti blocchi. Non è la stessa cosa rimanere in un ascensore di qualche ministero a Ferragosto, o di una caserma dei carabinieri un martedì d'aprile. E certo, "chi" si blocca con te può influire. Di una bella donna abbiamo già detto. Se devo immaginare un uomo, lo vedo con un gran cesto di formaggi, salumi e vino rosso. Piuttosto, si potrebbe creare un nuovo giochino tipo quello della torre: con chi non vorresti rimanere bloccato in ascensore? Per quanto mi riguarda, innanzitutto con un petomane! E certamente con qualche malato di cuore o di mente. Temerei molto le loro reazioni. Così pure, con una persona loquace (cacchio, di quelle che non la finiscono più, specie con l'autobiografia). E poi con Berlusconi! Chissà come sarebbe rimanere bloccato in ascensore con il Berlusca. Dipendenderebbe certo dalla sua reazione. Tra quelle prospettate in apertura, forse la più fastidiosa sarebbe il florilegio di barzellette. Ma altre si possono ipotizzare. La più benvenuta, un bell'assegno per me, magari dettato dalla mancanza d'ossigeno in cabina. La più fallimentare, il tentativo di convincermi a votare per lui. La reazione più divertente, accettare di prestarsi a tirare scherzi telefonici ai miei amici. O ai suoi. Immaginarsi che chiama Emilio Fede e lo licenzia su due piedi? O scherzi telefonici ai suoi nemici! Che so, chiama Prodi e gli confessa di aver truccato le ultime elezioni. La reazione più folle sarebbe un braccio di ferro sulla sua valigia, lui si gioca il suo impero io un caffè.
Tutte ipotesi di scuola, lo so. Perché anche i ricchi si bloccano in ascensore, ma uno come Berlusconi difficilmente condivide un ascensore con qualcuno che non sia della sua scorta. Doppio prigioniero, manco un estraneo cui raccontare un fattariello o l'ultima lite con la moglie, cui proporre una gara di rutti o di ritirarsi a sue spese su un'isola delle Bahamas. Tanto varrebbe fare le scale, Silvio.