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2008-03-18

Lo yoga mi ha voltato le spalle...ma forse non il Maestro

Ieri ennesimo ritorno a yoga. Dopo quattro mesi d'interruzione. Che sono una vita. Ho passato l'intera giornata con dolori in tutto il corpo (lo dico giusto a quanti credono lo yoga una disciplina soft). Sarà anche perché l'istruttore ci ha "pestati", a detta dei veterani. Ad ogni modo, stamani per andare in ufficio sono stato sul punto di chiamare una ditta di traslochi. Mentre ci voleva qualcosa di più per risollevarmi il morale…forse una ditta di trasporti speciali. Credo sia stato il mio peggior rientro, e sì che sono un veterano di rientri, ormai.
Ieri è stato deprimente. Mi sono sentito grasso, vecchio, stanco. Ho motivi per sentirmi tale, debbo seriamente interrogarmi sul periodo che sto vivendo. Ma la cosa che più mi addolora è la sensazione che stavolta sia lo yoga ad aver voltato le spalle a me. Di solito, ogni volta che riprendevo l'attività si riaccendeva la fiammella, ritrovavo il gusto di farlo, mi sentivo di nuovo a casa. Magari durava poco, ma percepivo il legame. Ieri sera non è successo, per la prima volta. Mi sono sentito estraneo alla pratica. La stessa sensazione di quando andavo a fitness e facevo attrezzi. Stai lì, lo fai perché magari ne capisci razionalmente l'utilità, ma non c'è coinvolgimento.
E' come se ieri la sala fosse stata disabitata: tornare ad una casa dell'infanzia, ritrovare i ricordi, ma tutto spento, passato, impolverato. Non più vita. E io lì, a cercare di entrare (invano) nel buco dove da piccoli ci s'infilava con agilità, a tentare di arrampicarmi sul muro che prima facevo d'un fiato. Patetico. Eppure, mai come in questo periodo sento l'esigenza di "inchinarmi al Maestro". Sento l'esigenza d'umiltà, silenzio, ascolto della voce interiore, per quanto continui a sferragliare la sciabola nella vita quotidiana. Ma in mano pesa sempre di più. Ho bisogno di fermarmi, magari. Ricominciare da zero, iniziare a piccoli passi. Si, ieri sera avevo una strana sensazione che capisco solo adesso, a rifletterla. Ad ogni posizione che sbagliavo, ad ogni affanno, ad ogni incertezza, c'era una vocina che dentro di me sorrideva. Quel che ho scambiato per il mio solito autolesionismo, forse era il Maestro che diceva: evviva, Luigi sa che cade. Si, Maestro, sono caduto.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Non era meglio telefonare alla tipa dei volantini?(ex.ab.)

Anonimo ha detto...

Per errore sono entrata nel tuo blog...cercavo una scuola di Yoga...ma tu dove lo pratichi?
ciao
Valentina

Luigi Viscido ha detto...

Beh, dentro un'ottica yoga, non ci sono errori, o casualità, perciò viva l'errore che ti ha portato al mio blog! :)
Ne ho parlato già qui http://www.sentitovivere.it/2008/04/so-latitante.html#comments ma ti rispondo volentieri anche in questo commento.
Da cinque anni il Centro Balnaea di Battipaglia (alle spalle della sede centrale delle Casse Rurali) ha attivato un corso di yoga, con istruttori del "Centro Studi Yoga per lo Sviluppo Armonico dell’Uomo" di Salerno, fondato e guidato da Franco Di Domenico. Anzi, ti annuncio che il corso inizia giovedi 2 ottobre, praticamente tra un paio di giorni. Orario 20.30 - 21.30, di solito. Se ti interessa fai un salto anche solo per capire. Balnea permette una seduta di prova, cioè gratis. Non serve niente, solo abbigliamento comodo, un'asciugamano grande da stendere sui tappetini di gomma, piedi nudi o fantasmini. Se vuoi maggiori informazioni fatti viva.

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