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2008-03-28

Io, voglio una guida tranquilla-la-la

Il fatto è questo: da sempre ho una fobia per la guida dell'auto. Ricordo da ragazzo, già solo mettermi al posto del conducente, a macchina spenta, mi procurava ansia. Ho preso la patente a 34 anni, probabilmente non ho mai imparato a guidare. L'istruttore d'autoscuola doveva prendermi a pugni le mani, per farmi tenere il volante con minore rigidità.
La mia fobia non ha mai trovato spiegazione razionale. Nemmeno può avere radice in brutte esperienze passate: non ho mai partecipato né assistito ad un incidente stradale in vita mia. Forse una risposta potrebbe esserci, ma bisognerebbe credere nella reincarnazione e nel karma. Ad ogni modo, rimango un pedone prestato alla guida. Prendo l'auto il meno possibile, in pratica una volta a settimana per andare a pranzo da mio fratello. Ovviamente non capisco una mazza di motori. Non saprei cambiare una ruota. Dimentico tutte le scadenze della vettura (purtroppo i soldi che mi costa, quelli sono indimenticabili). Non ho mai guidato su autostrada. Non voglio nessuno in auto con me mentre guido e a tutt'oggi i temerari che possono vantare l'esperienza si contano sulle dita di una mano. Proprio per questo motivo, mi sono sempre chiesto che tipo di guida io abbia. Specie adesso, che ho preso confidenza e di certo non sono più preda dell'ansia che, a fine corsa, mi faceva scendere dall'auto tutto sudato. Guidando sempre da solo, non ho uno sguardo esterno che mi delucidi. Ieri sera però ho potuto averne sentore.
I miei genitori ed io siamo andati da mio fratello a Bellizzi, con auto separate, per via d'orari diversi. Il ritorno però, a tarda sera, l'abbiamo percorso insieme, loro davanti e io dietro. Decenni di sedile posteriore mi hanno fatto maturare l'opinione che la guida di mio padre sia sobria, prudente, un po' noiosa ma solida. Confrontarla con la mia, che seguivo a ruota, mi ha permesso di capire che guido un po' sportivo. Accelero e freno dove mio padre fila liscio come l'olio, ho il piede pesante sull'acceleratore, e un po' tendo ad imprecare contro il solito anziano alla guida, se non fosse che quell'anziano è mio padre, nel caso specifico. Ad un certo punto stavo addirittura per "clacsonarlo", a dirgli: "E vai alza il passo, hai la strada libera!"
Sarà che ho sempre fretta perché costantemente in ritardo, sarà che non vedo l'ora di posare l'auto, sarà che temo ogni volta di far fare la fila dietro di me, ma sulla strada ormai somiglio a quei fanatici automobilisti che ho sempre schifato da pedone. E continuo a schifare, sia chiaro. Ma solo finché non salgo in macchina, ora.

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