Sottoscrivi Rss feed di Sentitovivere Aggiungi Sentitovivere al Social Network Scarica come PDF i primi 10 post di Sentitovivere Versione mobile di Sentitovivere
2008-02-04

Gira la testa o il palazzo?

Leggo su Repubblica Affari&Finanza che si sta costruendo a Dubai un "edificio composto a moduli di 68 piani, ognuno dei quali è in grado di ruotare indipendentemente a caccia della luce e del vento migliore. La sagoma è quella di un modello di DNA capace di contorcersi su se stesso e produrre con le pale eoliche poste tra un livello e l'altro energia elettrica che soddisfi i consumi di un intero quartiere."
La prima cosa che mi è venuta in mente è che dovranno avvitare bene i mobili e saranno proibite le minestre e i brodi. La seconda, chissà quanto spenderanno in olio da lubrificazione. La terza, di sicuro i piani del blocco più vicini alle pale eoliche saranno fuggiti, come i posti sulle ruote in pullman. Ma tra tante battutacce ho pensato anche che un palazzo del genere non avrebbe permesso il capolavoro di Hitchcock "La finestra sul cortile" (e, certo, anche un centinaio di film porno), e quell'assoluto splendore che è il ciclo delle Cattedrali di Monet. Le cinquanta tele che compongono la serie furono dipinte dal primo piano di due edifici posti di fronte alla facciata della chiesa e rappresentano la cattedrale di Rouen nelle diverse fasi della giornata, con le sue diverse luci. "Ogni giorno aggiungo e scopro qualcosa che prima non avevo saputo vedere", scrive il 3 aprile 1892. Ma perché il palazzo e la cattedrale stavano fermi. Col nuovo grattacielo, resterà ferma solo l'intenzione di produrre energia pulita. Meritevole, assolutamente. Eppure, già l'idea di non avere lo stesso paesaggio fisso fuori dalla finestra, qualche inquietudine la mette.
Siamo ormai da moltissimi secoli esseri stanziali, e se non chiamiamo casa una roulotte è anche perché da sempre ciò che è fuori dalla casa è inevitabilmente parte della casa. É la prima porzione di mondo che in qualche modo ci saluta, appena svegli, e sapere che è sempre lì, seppure vestito dei diversi colori che le stagioni procurano, in qualche modo ci rassicura. Nel bene e nel male, ovvio. Ricordo sempre il tempo che impiegavo in ufficio a guardare dalla mia finestra la vecchietta del palazzo di fronte, al primo piano, che si sedeva in uno spigolo del balcone, l'unico da cui potesse intravedere il passeggio della gente sulla strada principale, attraverso la fessura che le lasciavano i palazzi posti tra sé e la strada. La guardavo ogni giorno, ma negli ultimi tempi non c'è più…sarà ruotato il suo palazzo. Oppure è solo perché è inverno, ruoteranno le stagioni e in primavera ci rivedremo. Sempre che nel frattempo non impiantino le pale eoliche e i palazzi rotanti anche qui. E sempre che non ruoti la vita.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Per gli inquilini del palazzo girevole è stata prescritta una travelgum ogni mattina;per quanto riguarda la vecchietta dirimpettaia, mi sa che ha cambiato balcone perchè c'era un guardone che l'importunava.(ex.ab.)

Luigi Viscido ha detto...

Guardone? Io sto al quinto piano! E si sa, a un'età avanzata la vista è scarsa, l'udito pure...parlo di me, ovviamente! :) No, in realtà la vecchietta non si è accorta mai di me..sennò avrebbe sicuramente "azzeccato la chiacchiera"...

Posta un commento