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2007-10-20

Mi ricordo montagne verdi?

Ora l'istruttore yoga ci fa stendere sul tappetino, spegne le luci, mette su una musica rarefatta e inizia a sussurrare "e adesso rilassati, immagina di stare disteso su un prato (oppure) sul bagnasciuga di una spiaggia...immagina..." Ecco, io non riesco a immaginare. Provo pure a pescare la sensazione in un qualche ricordo, ma non ci riesco. E grazie, penso. Quand'è stata l'ultima volta che ti sei lasciato andare in un prato o sulla spiaggia a guardare le nuvole, o addirittura a occhi chiusi, senza rincorrere palloni o racchette o libri o donne? Nemmeno te lo ricordi più, forse non lo hai mai fatto.
Ma che c'è di male a mollarsi un pò pur senza perdersi? Persino il tempo libero non deve mai essere tempo vuoto, deve "rendere" anch'esso. Deve essere tangibile, misurato col metro del "fare", anche magari quei pochi centimetri di "fare" che è leggere un libro. Il non fare, una bestemmia. Eppure, hai in casa chi ti mostra ogni giorno come si vive, senza nemmeno una parola, solo con l'esempio, che mentre la credi addormentata te la ritrovi che ha visto e sentito prima di te. Tutta una vita in 90 mq, e non si annoia mai, anche a stare ferma per ore, e contempla senza uno sbadiglio chi passa dalla finestra. Hai quel guru indiano della tua gatta in casa, l'unica che ha capito il monito di Pascal: "Tutti i guai dell'uomo derivano dal fatto che non sa stare un giorno intero dentro la sua stanza". Ma lei è una gatta, mica quell'essere inferiore che è l'uomo.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

ma quando vai a yoga,c'è qualcuno che al momento giusto ti sveglia?

Luigi Viscido ha detto...

Si, la signora delle pulizie...il giorno dopo!

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