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2007-09-20

Qualche chiacchiera politica

Ho lasciato il seguente scritto come commento a un post sul blog di Enrico Letta (www.enricoletta.it), prendendo spunto dalla riflessione di Letta sull'abolizione delle pensioni parlamentari e da un commento che tirava in ballo le cinque cose da fare per il Pd secondo Mario Pirani sulla Repubblica di oggi:
1) Un governo snello ed efficiente, di 15 ministri, di cui 7 o 8 donne e 45 sottosegretari, non di più;
2) Un taglio drastico dei privilegi e degli stipendi del pletorico ceto che vive sulla politica: più di mille parlamentari, diecine di migliaia di consiglieri regionali, comunali, provinciali, delle comunità montane e quant'altro;
3) Un disboscamento delle migliaia e migliaia di società a partecipazione pubblica, degli assessorati inutili, delle sovvenzioni clientelari;
4) La fine della lottizzazione delle cariche negli enti pubblici, nelle Asl, nei ministeri; 5) L'estromissione dei partiti dalla Rai.

Chissà se me lo pubblicano... :)

Francamente trovo Pirani coi suoi cinque punti, a voler essere buono, un tantino ingenuo, a voler esser cattivo, radicalchic...

Innanzitutto non può chiedere quel pentasogno al PD, ma casomai all'intera Unione, e anche se avesse rivolto l'ingiunzione all'Unione, avrebbe sbagliato destinatario, perchè il pentasogno riguarda l'intera classe politica.

Ma davvero Pirani crede che un centrosinistra (e meno che mai il PD), che soffre dell'afflizione della scarsa maggioranza al Senato e della miriade di partitini (spesso singole figure politiche che hanno aperto partita iva e si sono messi in proprio), magari in mezza giornata con un decreto legge, sarebbe in grado di fare quella vera e propria epocale svolta etica, culturale e politica, che il suo pentasogno illustra? Per carità ne sarei ben lieto, non mi si fraintenda. Ma credo sia possibile una cosa del genere solo in una Costituente, o con un accordo bipartisan. La politica in Italia è, insieme alla famiglia, una specie di welfare, spesso per i più incapaci: le commissioni, le partecipate, i sottoboschi, danno occupazione (ma non lavoro, magari...non tutte producono risultati). Il ceto politico non riesce a trovare un'intesa sulla liberalizzazione dei taxi, che sono alcune centinaia in tutt'Italia, e riguardano una minoranza della popolazione, figurarsi "la fine della lottizzazione delle cariche negli enti pubblici, nelle Asl, nei ministeri"...la fine della fame nel mondo credo sia più fattibile! :)

Perciò, credo che se si mira troppo in alto non si ottiene manco quel poco che è alla portata di mano:
- Governo più snello
- Abolizione del vitalizio (la pensione dei parlamentari)
- Abolizione dei benefits (ma mi spiegate perchè un parlamentare deve avere il barbiere e il ristorante a prezzo di favore se non gratis?!)
- Drastica riduzione delle autoblu e delle scorte, fissando per legge quelle (100?) cariche a cui tocca (ci rendiamo conto che gli ex presidenti del Consiglio hanno tutti la scorta a vita? Cioè De Mita ha la scorta che lo accompagna a giocare a tressette).
- Riduzione degli scandalosi stipendi degli europarlamentari

Il resto (riduzione del numero delle cariche in ogni organo elettivo ai diversi livelli, riforma della RAI, ecc ecc), ripeto, solo un accordo bipartisan può realizzarlo, e credo occorra evitare lo "scalone" per la fuoriuscita della politica da tanti campi che non gli debbono competere. Ma sperare nell'abolizione delle "sovvenzioni clientelari", dai...significa ignorare migliaia di anni di storia e forse...la natura umana.:)

2 commenti:

Luigi Viscido ha detto...

L'hanno pubblicato...del resto, perchè no? :)

Anonimo ha detto...

davvero?Se è vero...Luigi for president...YES WE CAN YES WE CAN YES WE CAN YES WE CAN YES WE CAN(ex.ab.)

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