Il battito d'ali che produce Lehman Brothers

In tempi incerti come questi, forse per consolazione, si cita sempre il fatto che, in cinese, “crisi” e “opportunità” si scrivono con lo stesso ideogramma. Chissà quanto vero, ma prendiamolo per buono. Qualcuno in ogni caso ha colto l’opportunità della crisi finanziaria per esprimere un’autocritica, come Giovanni Valentini su la Repubblica di un paio di giorni fa, che passa in rassegna le colpe dell’informazione su due versanti, uno specifico della non adeguata denuncia dei meccanismi truffaldini della finanza, uno più generale della debole denuncia di un “modello fondato sul consumismo esasperato, sull’edonismo ossessivo, sull’arricchimento facile, e quindi sul credito o meglio sull’indebitamento a breve e lungo termine.” Tesi interessante, seppur facilmente archiviabile nello scaffale del “senno di poi” o delle “lacrime di coccodrillo”.

Alla lettura dell’articolo, i miei neuroni hanno restituito due immagini, una legata alla teoria del caos che si usa sintetizzare con la frase “il battito d'ali di una farfalla in Cina può provocare un tifone negli Stati Uniti” (detta così, a memoria, di solito variano i luoghi, ma resta salva la farfalla e il concetto). In altre parole, è l’idea che un piccolo evento possa provocare fenomeni su larga scala, per cui si è responsabili in ogni caso dell’andazzo del mondo, per quanto sia doveroso e giusto considerare un diverso grado, una scala di responsabilità. In tal senso si collega la seconda immagine, cioè la citazione, rimasta inchiodata in me nonostante sia notoriamente di pessima memoria, di Adorno tratta da Minima Moralia: “Il colloquio accidentale in treno, in cui, per evitare una lite, si consente a un paio di affermazioni di cui si sa che, in ultima istanza, conducono all'omicidio, è già un tradimento”.

Ecco, forse troppe volte abbiamo distolto lo sguardo, fatto passare il battito d'ali di una parolina o di un gesticello andati a produrre il crac Parmalat o Lehman Brothers, per guardare in alto, e lo sfruttamento nelle campagne dei neri, delle immigrate nei bar, o i bulli a scuola, e gli ultrà nazisti, eccetera, a guardarci intorno.