Interessante polemica tra destra e sinistra, tra bene e male, tra passato e presente, e contorni vari. Luca Sofri sul suo blog fa questa affermazione:
Gli italiani del passato non erano migliori di quelli di oggi. Ma avevano vergogna dei propri difetti, delle proprie meschinità, delle proprie cattiverie. O almeno li sapevano sbagliati. Perché qualcuno gli aveva insegnato che c’era il giusto e lo sbagliato (con molti dubbi in mezzo, ma anche diverse certezze).
Ecco, secondo me oggi non lo insegna più nessuno. Lo sbagliato è stato sdoganato. La mediocrità non conosce vergogna né sanzione: anzi a volte è premiata. E se siete superficiali potete prendere questo come un elitismo giorgiobocchista, e pensare che sto prendendomela con gli elettori di destra che votano Berlusconi perché sono stupidi. Balle. Questo è un modo sciocco e pigro di archiviare questo ragionamento. Io invece sto dicendo che in Italia le classi e le persone deputate a essere modello per gli altri se la sono data a gambe, e anzi hanno preso a modello le mediocrità più comuni. Come ho scritto altre volte, i leader politici eletti non sono più persone “migliori di noi” (e votate per questo), ma uguali a noi (facendosene un vanto), e anche peggiori di noi (per il nostro compiacimento). Se un tempo desiderare il male altrui era sanzionato da un sistema di valori trasmesso dalla cultura nazionale, oggi alcuni dei pensatori e leader di riferimento persino li promuovono, l’egoismo e il desiderio del male altrui. La mediocrità.
Non ha i commenti sul blog, ma quoto in pieno, condividendo la cosa.
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2008-09-10
Italiani brava gente
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9 commenti:
Certo che sentir dire da Sofri che gli italiani non hanno"il senso della vergogna della propria meschinità e delle proprie cattiverie"mi fa specie.Forse xchè non ho mai avuto un'idea molto chiara su di lui.Non ho ancora capito se è colpevole,innocente, colpevole pentito o caprio espiatorio.Soprattutto dopo aver letto il libro di Mario Calabresi(Spingendo la notte più in la)figlio del commissario Calabresi,assassinato dalle b.r.,il quale denuncia proprio il fatto che i terroristi,o ex che siano,abbiano avuto l'interesse dei giornali,dei media come se fossero star.Quasi una mancanza di rispetto verso le famiglie che,invece,hanno subito le vere conseguenze,a volte devastanti,a cui non è stata data quasi mai voce.(poli)
Qui c'è uno che dice di aver letto il libro di Mario Calabresi e sostiene che suo padre sia stato assassinato dalle bierre. Vedi come siamo messi.
Diciamo che grande è la confusione...
1)Ho citato Luca, il figlio di Adriano;
2)Che parlava di destra e sinistra, bene e male, passato e presente, e contorni vari, giusto per citarmi;
2)Che non centra con Sofri (Adriano, il padre di Luca) come Sofri (sempre Adriano, il padre di Luca) non centra con le BR;
2)Se poi vuoi sapere la mia su Sofri (Adriano, il padre di Luca), che sia colpevole o innocente non so. Per un Tribunale dello Stato si, per molti autorevoli personaggi no. E come recita la testatina del blog di Sofri (il figlio di Adriano), "E cosa c’entriamo noi nel mezzo?"
Forse è colpevole di tante cose, ma non di tutte le colpe.
So che ha affrontato la lunga vicenda processuale e carceraria con dignità e lucidità. Un'altra cosa che so, e poi non ne so più, e che quando vedo un suo scritto, mi fermo sempre a leggerlo.
3) Le famiglie delle vittime meritano più spazio, è vero. E più appoggio, più considerazione. Ma forse stanno iniziando a prenderselo, capendo di più i meccanismi dei media, come dimostra il successo del libro di Mario Calabresi (il figlio di Luigi), non a caso scritto da una vittima/giornalista.
Caro Anonimo,l'omicidio Calabresi è stato uno dei primi omicidi che hanno dato inizio a quelli comunemente detti"anni di piombo".Ma forse hai ragione tu,perchè la vera lotta,gli fu fatta da molti intellettuali e dalla sinistra extraparlamentare del tempo,in seguito alla morte di Spinelli.Ma tu il libro l'hai letto?In quanto al terzo punto di Luigi,penso che,dopo tanti libri di ex terroristi,la presenza in parlamento di ex terroristi,un libro scritto dalla parte lesa non mi sembra così fuori luogo.(poli)
Gentile Poli, come è possibile avere le disattenzioni gravi che ti portano ad associare Sofri alle Br e chiamare Pinelli Spinelli? Le ferite sono acora fresche, occorrerebbe più attenzione.
Comunque leggi qui
Ciao Victor,ho letto con piacere l'articolo allegato,ma io sono la prima ad ammettere di avere lacune e confusione in merito.Infatti ho chiesto delucidazioni al mio amico Luigi(perchè sei ancora mio amico...vero?),prendendo spunto dal suo post.Ma a volte dimentico che il suo blog non è uno scambio epistolare moderno,ma che viene letto da molti,magari del suo stesso grado di cultura,che non è certo il mio.Mi rendo conto che sono argomenti delicati,che è facile incartarsi come mi è successo(a proposito sul cognome di Spinelli,mi sono accorta dell'errore quando avevo già inoltrato il commento)
ma la mia volontà era quella di porre l'accento anche sulle famiglie e,soprattutto,i figli delle vittime di stragi,che portano segni indelebili.Ed era questo l'input che mi ha spinto a leggere il libro,al di là delle stragi in se e dei processi.Spero di non aver aumentato i danni e ...Luì da oggi aricambio anche il nickname.
Ho fondate ragioni di credere che il commento del secondo anonimo della lista sia di Luca Sofri in persona...nessuna certezza, ovvio.
Ah, ma si scrive "centra" o "c'entra"? Lo so che sta cosa non centra (o c'entra) con l'argomento, però non l'ho mai capito... :)
Tornando alla faccenda:
1) Sei sempre una mia amica, anche se ho pensato per un attimo di toglierti il saluto dopo che hai detto "magari del suo stesso grado di cultura"...è un pregiudizio nei mei confronti che poi mi impone di essere all'altezza delle aspettative altrui! E come faccio a mascherare il fatto che non ho mai letto Proust?! :)
2) Non facciamone un dramma (ma una cosa seria si), per quanto la faccenda la dice lunga su come le code velenose degli anni '70 possano raggiungere anche noi che siamo NATI negli anni '70. Il guaio è che non riusciamo a gettarci alle spalle il fascismo, figurarsi gli anni di piombo...
3) Cara Poli (conserva il vecchio nickname, non serve che porti la croce di una cantonata per sempre) diciamo che hai difeso le sacrosante ragioni delle vittime del terrorismo su un campo scivoloso come quello del caso Sofri. Esso é una storica patata bollente da maneggiare attrezzati da artificieri.
In ogni caso, pace.
Grazieeeeeee!Sapevo che saresti riuscito a togliermi le castagne dal fuoco!:)(poli)