Sottoscrivi Rss feed di Sentitovivere Aggiungi Sentitovivere al Social Network Scarica come PDF i primi 10 post di Sentitovivere Versione mobile di Sentitovivere
2008-09-19

Abbondanti precipitazioni sparse

Per molti osservatori siamo in prossimità di un nuovo ‘29. La Grande Depressione. Il crollo finanziario. Per alcuni addirittura sarà peggio. Che può esserci peggio del ‘29? Il ‘30 e poi si sa, fatto ‘30 si fa presto a fare ‘31.

Scherzi a parte, me lo ricordo il ‘29. A scuola, forse media. Un paio di pagine nel librone di storia, con foto in bianco e nero di gente vestita tipo “C’era una volta in America” (e si, so bene che è il contrario). Molto m’impressionò il riferimento a gente rovinata che si buttava dai balconi. Immaginare che non ci fossero manco i soldi per una pistola, un veleno, una fune, e che si dovesse far ricorso alla buona vecchia forza di gravità (che nulla esige, solo adeguata altezza), accresceva l’impressionabilità fanciullesca. “Piovono uomini”, a Natale “fioccano uomini”, poco più tardi “piombano uomini”, ma questa è una storia che lascio a Gianni Alemanno.

Dopo il ’29 nei miei ricordi c’è l’alcool, il Proibizionismo, ma chissà se è solo un link tutto mio, una consecutio dettata dal supposto bisogno di un bel bicchierozzo di whisky in gente malmessa, sì, ma progredita dal cadere dai balconi al cadere nell’alcoolismo. Potrei verificare, ma perché rovinare un superstite ricordo scolastico con Wikipedia?

Dunque per gli osservatori manca poco, e io che ho pure smesso di fumare. Ma forse oggi saremmo al riparo da suicidi di massa, con quel che costa un cornicione di palazzo sul mercato immobiliare. Mai abbassare la guardia, perciò è consigliabile uscire sempre con l’ombrello, all’inglese (“Si prevedono abbondanti precipitazioni sparse”, e non sai se è la pagina meteo o quella economica). E uscire con le mutande pulite, dovessi mai andare in banca e non trovare manco più il palazzo.

Per Thomas Friedman la colpa del crac (“sòlano uomini”) è dell’avidità e, se così, siamo nei guai. Perché l’avidità non è una categoria economica, siamo nei dintorni dell’esistenziale. Qui stanno le note dolenti. Opportunamente sgranocchiata ogni civiltà che sapesse sopravvivere in armonia con sé e con il cosmo, son rimaste solo le cavallette, nel panorama.

I coloni, i predatori, gli spietati, hanno vinto. Se immaginiamo la storia umana come una Sicilia della mafia, hanno prevalso i Corleonesi. O a voler restare sul pezzo, i Casalesi, che in fatto di ferocia oggi fanno trend (Dio fammi resistere alla tentazione di dire “trenduno” - ecco l’ho detto), sarà per questo che la Campania vanta il prezzo del litro di latte più alto d’Italia, giacché ormai si “butta in mafia” ogni problema, da queste parti. Per nascondere altre cavallette forse, d’altra specie, magari portate dai venti del Nord, le cavallette Caroline dei pascoli alpini.

Che terra sfortunata questa Campania: ha quasi tutti i record negativi in un’Italia che a sua volta è la Campania d’Europa. Insomma, è l’ultima bambolina dentro la matrioska, la mia Campania Fetix, la mia Campania Cleanex. Una regione canaglia, la definirebbe Bush. E come se non bastasse, il tapino lembo di terra che confina a Nord con la Padania, ad est con l’Albània (la terra di Albano) a sud con la Cuffània e a ovest con le ville sarde di Berlusconi, deve sopportare la nuova nuance della tintura di Bassolino, che i giornali si premurano di farci sapere tendente al biondo. Non voglio manco immaginare il federalismo in salsa - pardon, in tintura campana: dopo il ’29, il ’48. Ambo secco sulla ruota di Napoli.

0 commenti:

Posta un commento