Il sergente Rompiglioni salva Napoli dai pirati

Titolo capolavoro ieri nella parte regionale di Repubblica. Il titolo principale recitava così:
I soldati a guardia della città
Il bilancio: controllata una bancarella di cd contraffatti

Spero l’ironia sia voluta, a sottolineare come la montagna ha partorito un topolino, e se è voluta c’è da chiedersi perché un giornale serio come Repubblica ruba il mestiere ai satirici. Altrimenti, il titolista non ha compreso quale capolavoro stava realizzando accostando un titolo trombone, che dà l’idea di carri armati che circondano la città per difenderla da…boh, invasione del Patto di Varsavia o di alieni insolitamente a piedi, e quel sottotitolo cialtronesco, che ti immagini certi marmittoni da filmetto anni 70 con Gianfranco D’Angelo e Alvaro Vitali , angariati dal sergente Rompiglioni che li costringe a sequestrare i cd falsi ma con donnine vere…
Un accostamento stridente che in poche parole condensa non solo i peggiori difetti dell’operazione Pattuglioni del Governo (grande dispiego di telecamere per la fuffa assoluta) ma gli speculari limiti di un giornalismo ormai prigioniero di un copione che “anabolizza” ogni evento, con un misto di frasi fatte e di toni eccessivi che sfida ogni senso del ridicolo, al punto che in edicola chiedi la Repubblica di Ezio Mauro e a volte ti danno Cuore di Michele Serra…