Da un paio di anni all'ovvio benvenuto all'estate si sta sostituendo in me un timore e un'avversione. Essendo allergico agli acari e quindi avendo cronicamente un pò di debolezza alle vie aeree, mi ritrovo sempre di più a combattere noie invernali anche d'estate (al punto che sto facendo ricorso agli antibiotici per una faringite). Confesso di aver sempre creduto di essere l'eccezione alla regola, un pò cagionevole e un pò malato immaginario. Invece, pare sia una cosa talmente comune da poter parlare di epidemia. Riporto in basso un testo preso dal sito Eurosalus, che un pò mi conforta ma certo, non mi restituisce il gusto pieno dell'estate...
Aria condizionata: guarire dall'epidemia
Rispondono al telefono come degli zombie: si avrebbe voglia di chiedere dove hanno passato il week-end, ma la voce cavernosa dall'altra parte del telefono fa sparire la voglia di scherzare. Sono gli ammalati da aria condizionata, che sono stati colpiti dall'epidemia dilagante. Si tratta di un fenomeno nuovo, che sta facendo aumentare le vendite dei farmaci invernali anche durante la bella stagione.
Di solito poi, il raffreddamento da aria condizionata dura un mucchio di tempo in più e causa maggiori disturbi (grassetto mio). Così finisce che per tutta la settimana gli amici malati con cui ci si sente al telefono riportano le menti al grigio inverno anziché al caldo dell'estate.
Per curare bene queste forme bisogna avere chiare alcune particolarità, perché questa infiammazione respiratoria, lasciata a sé stessa, arriva facilmente a complicarsi, obbligando talvolta l'uso di farmaci allopatici.
In particolare, per persone che soffrono di allergia agli acari o alle muffe (allergeni perenni), la ripresa di fenomeni di tosse o di rinite che si ripete nel periodo estivo richiede la assunzione anche in questa fase della personale dose di iposensibilizzante a bassa dose per gli acari. (...)
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2008-07-21
Se per la gola è sempre inverno
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