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2007-09-22

La scomparsa delle cartoline

«Io darei l’intera Montedison per una lucciola» P.P. PASOLINI

Era lì, in un angolo di rassegnazione del tabacchino, posta in un contenitore ormai troppo grande per le sparute copie rimaste, la cartolina allegata al post. Unica tipologia, nessun'altra variante. Mi ci sono avventato come su un dipinto di scuola napoletana buttato su un tavolaccio dal rigattiere. Qual rarità no? A pensarci, non se ne vedono più in giro, di cartoline di Battipaglia. Da ragazzino me ne ricordo molte, con vari scorci della città, qualcuna anche con foto d'epoca (o erano d'epoca le cartoline?), in quegli espositori che ruotavano. Poi son pian piano scomparse dai banchi, e dalla nostra memoria. Del resto, delle cose inutili ci si scorda. E non solo per la rivoluzione delle mail e delle chat che hanno ormai reso superfluo (ma pur sempre affascinante) scrivere a mano. Forse le cartoline sono scomparse per una ragione più semplice: è scomparsa ogni bellezza di Battipaglia. Pezzo a pezzo, palazzo d'epoca dopo palazzo d'epoca, è stato completamente stravolto il volto "umano" di un paese che pure ha una sua storia dignitosa. Di solito le cartoline si spediscono per far provare un pò d'invidia ad amici e parenti...saluti da Parigi (io sono a Parigi e tu no, làlàlàlàlà!) o da Siena o dalle Maldive. Ma chi vuoi che mandi più "saluti da Battipaglia"? Chi vuoi che si vanti, di essere (stato) a Battipaglia? Forse a farne di nuove, bisognerebbe scrivere: saluti da Battipaglia, PURTROPPO.
Dunque comprata e portata a casa la cartolina, colgo solo ora i dettagli di una foto che a una vista veloce mi era sembrata recente...e in fondo lo sarebbe se non fosse per un particolare: la pompa di benzina sulla sinistra. Non ricordo più da quanti anni è stata rimossa. Nemmeno mio padre, interpellato, se ne ricorda l'anno. Persino piazza Conforti, a destra, potrebbe sembrare la stessa di oggi (anziani cazzeggiosi compresi) se non fosse per le barriere gialle e la panchina in ferro, che la fa datare probabilmente addirittura prima che si impiantassero i bagni pubblici (eradicati nel restyling che tutt'ora la piazza presenta). Anche se quell'albero proprio sul bordo di destra mi ricorda tanto quelli che circondavano i bagni (all'inizio volevano essere siepi che chiudevano alla vista esterna le finestre, ma poi mai curate e potate, divennero alberi alti e floridi...e inutili, perchè i bagni nel frattempo erano diventati trasandati e vuoti). Ultimo dettaglio rivelatore, i cavi del tram, rimasuglio di un'altra epoca che, nella cartolina, ha un effetto moltiplicatore di memoria, un ricordo al quadrato.
A tirare le somme, la cartolina avrà almeno dieci anni. E sembra dirmi che molto è cambiato e nulla è veramente cambiato. Non so decidermi se è un bene o un male, forse è un bene, forse è un bene che non ci siano più i cavi e la pompa di benzina e i bagni pubblici, anzi è sicuramente un bene, ed è forse un bene anche avere dieci anni in più nella stessa città, come a dire, ce la siamo cavata, in fondo, il peggio non è arrivato. Forse addirittura stiamo meglio. Ma non so perchè, ho un vago sentore di nostalgia, di malinconia. Sarà solo per la scomparsa delle cartoline di Battipaglia, inutili già forse negli anni 60 eppure lì, a tentare di vantarsi ancora di una condizione, di una bellezza, di un prestigio. Poi il realismo, il disincanto hanno vinto: non c'è più di che vantarsi, forse non ce n'è stato mai. E certo, non si misura dal numero di cartoline in un tabacchino il valore di una città, e certo è uno strumento superato in un'epoca dove si è sempre connessi ovunque e i luoghi te li puoi guardare fantasticamente su Google Earth. Si, tutto giusto, tutto vero, ripeto...ma giro e rigiro la cartolina in mano, e non riesco a non pensare allo sviluppo senza progresso denunciato da Pasolini, alla scomparsa delle lucciole.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Invece quelle di Montecorvino rievocano sempre un bel presepe..tiè(ex abitante del presepe)

Luigi Viscido ha detto...

Si, perchè non è cambiato niente dai primi secoli dopo cristo... :P

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