Eppure c'è amore in queste vecchie lettere in fondo mai aperte, seppur debitamente tagliate su un bordo, estratte e lette infine. E ci sono, scollato dalla memoria rinsecchita il parato delle mie ragioni, le crepe sul muro di ogni mia negligenza. Chissà con quale busta vuota vi ho risposto. Con quale ruota di pavone, foresta fitta, scintillio di vetri. O forse con trucchi retorici, come gli spadaccini cattivi nei film di cappa e spada che, quando non riescono con la spada, tirano via all'eroe il tappeto da sotto i piedi. O chissà, forse ho risposto come risponderei anche adesso: sia perdonata al sole l'ombra che fa.
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